


"Per questo lavoratore, la sanzione inflitta dalla ASST (revoca incarico di posizione organizzativa e due mesi di stipendio) ha rappresentato non solo un danno economico, ma anche una mortificazione professionale e di immagine". Lo afferma, attraverso la stampa locale, Domenico Mogavino, Segretario Generale CISL FP Pavia Lodi, che ha seguito l'intera vicenda sin dall'inizio ed ha sostenuto l'azione di tutela del nostro iscritto.
Il lavoratore, in servizio come coordinatore infermieristico all'Ospedale di Voghera, in un momento di grande emergenza epidemiologica nazionale, ancor più acuto in Lombardia, era stato accusato, tra l'altro senza un'approfondita indagine e con un "processo" sommario, di aver somministrato in modo "illecito" una dose vaccinale alla moglie, ex dipendente tra l'altro.
Ora il Tribunale del Lavoro di Pavia si esprime con una assoluzione piena, sconfessando la linea accusatoria aziendale e dichiarando provvedimento disciplinare e sanzione inflitta illegittima e da annullare in quanto i fatti contestati sono insussistenti ed irrilevanti.



"Balzava agli occhi l'illegittimità del provvedimento disciplinare", sottolinea Mogavino della CISL FP Pavia Lodi, "in quanto l'infermiere, che nessuno ha mai ricordato per l'impegno prodigato in piena emergenza nell'allestire il punto vaccinale nel reparto di Urologia senza mai rivendicare alcun straordinario, quel giorno accompagnò la moglie a vaccinarsi dopo aver ricevuto una mail dall'azienda che comunicava la possibilità di aderire alla campagna vaccinale per i lavoratori, anche non dipendenti".
Assolto perché il fatto contestato non sussiste!Una vittoria piena anche per noi della CISL FP Pavia Lodi. Resta il rammarico che il lavoratore ha subito un duro colpo alla sua carriera, non solo economicamente, ma anche professionalmente, perdendo posizione organizzativa e non potendo partecipare a nuovi bandi.




