



Dopo un infinito fermo immagine il film del contratto ha ripreso a girare: la CISL Funzione Pubblica ha conquistato il rinnovo del CCNL Funzioni Locali 2022–2024. Si tratta di un risultato concreto per il lavoro pubblico, che riconosce aumenti economici, nuovi diritti e maggiori tutele a centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori degli enti locali in tutta Italia.
Con la maggioranza negoziale raggiunta, puntiamo ora alle firme definitive entro fine anno, così da erogare gli aumenti già nella mensilità di gennaio 2026, garantendo un recupero importante del potere d’acquisto a chi ogni giorno è al servizio delle comunità locali.




LE PRINCIPALI NOVITA'




Con la firma definitiva del CCNL Funzioni Locali 2022–2024, la CISL FP ha già posto le basi per aprire subito la trattativa 2025–2027.
LE TABELLE DEGLI AUMENTI
La sintesi dei nuovi valori tabellari e degli aumenti mensili per ciascuna area e categoria professionale, elaborati in esclusiva dalla CISL FP Nazionale, è scaricabile qui:
IL TESTO DELL'IPOTESI DEL CONTRATTO FIRMATO
Il testo firmato come preintesa nella giornata di ieri è scaricabile da qui:
GUARDIAMO AVANTI
Se non ci fossero stati mesi di attesa e irrigidimenti, questo contratto poteva essere firmato un anno fa e i colleghi, dopo le certificazioni, avrebbero già ricevuto aumenti e arretrati. Ora, Con la firma lavoreremo su due fronti: da un lato, aprire immediatamente la contrattazione decentrata negli enti locali, dove saranno convocate le organizzazioni sindacali firmatarie per dare attuazione a tutti gli istituti previsti dal contratto. Dall’altro, rafforzeremo il confronto con Governo e Parlamento per consolidare i risultati ottenuti: tra questi, il fondo di perequazione da 150 milioni che, grazie all’azione della CISL FP, è stato inserito in Legge di Bilancio come misura a sostegno degli enti in maggiore difficoltà.
E non ci fermeremo: vogliamo ampliare ulteriormente le risorse destinate ai rinnovi contrattuali 2025–2027, così da garantire a tutte le lavoratrici e i lavoratori del comparto salari più robusti.
Le priorità indicate includono:
Lo abbiamo sempre sostenuto: firmare i contratti è la prima vera misura contro l’inflazione. Ora l’obiettivo è storico: chiudere il rinnovo 2025–2027 in vigenza, raddoppiando l’incremento mensile – oggi di 160 euro – fino a circa 300 euro, per colmare il gap retributivo con gli altri comparti pubblici e avvicinarci agli standard salariali europei.





