


Per la CISL FP il rinnovo del contratto collettivo degli Enti Locali rappresenta l’unica strada per dare risposte concrete e migliorative, sia in termini salariali che normativi, scongiurando atti unilaterali da parte del Ministro. Nell’attuale contesto, con risorse già stanziate dalla legge di bilancio e con l’inflazione che continua a erodere il potere d’acquisto, ogni ulteriore ritardo nel negoziato produce un danno evidente: per le lavoratrici e i lavoratori dei Comuni, delle Province, delle Città Metropolitane e delle Regioni si traduce in una perdita secca in busta paga e nel mancato accesso a tutele, diritti e strumenti di valorizzazione professionale già definiti nella bozza di contratto. La CISL FP rivolge un appello alla responsabilità di tutte le organizzazioni sindacali, rappresentative presenti al tavolo: dopo mesi di stallo è il momento di superare l’impasse e concludere la stagione 2022-2024, per aprire subito quella del triennio 2025-2027. Solo grazie all’opportunità di sottoscrivere due rinnovi ravvicinati, si potrà rimettere in moto il tavolo negoziale e poi lavorare tutti insieme, con spirito costruttivo, per ottenere le modifiche legislative necessarie a valorizzare le professionalità degli enti locali e ridurre il divario salariale con gli altri comparti pubblici.



LA CISL FP RICHIAMA TUTTI AD UN’ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ. SI FIRMI IL CONTRATTO: Necessario proseguire sia con la trattativa negoziale con l’Aran, che si basa su risorse già stanziate, ma è urgente anche l’apertura di un’ interlocuzione con il Governo per affrontare le diverse questioni aperte, alcune delle quali sono trasversali all’insieme dei comparti del pubblico impiego.



Il tempo è scaduto! Come CISL FP abbiamo già evitato il blocco dei contratti nella Sanità e nelle Funzioni Centrali, scongiurando l’ennesima paralisi dettata da logiche politiche. Ma negli Enti Locali c’è il serio rischio che lo stallo duri anni, fermando definitivamente la stagione dei rinnovi. Continueremo a lavorare, con coerenza e determinazione, per concludere la stagione contrattuale 2022-2024 e per mantenere aperto il dialogo sociale con l’obiettivo di raggiungere i migliori risultati possibili per le lavoratrici e i lavoratori.


